top of page

Troppo di tutto: come venirne fuori?


Come si sente una persona che sperimenta un sovraccarico sensoriale?


  • Sente che c’è troppo di tutto: cose da vedere, odori, rumori, luci, persone, pensieri, pressione.

  • Si sente fuori controllo, sopraffatta, che non può gestire nemmeno un’altra cosa.

  • Si sente drenata, completamente esaurita.

  • Si sente irritata, irascibile, in preda all’ansia.

  • Si sente bloccata, intrappolata, ha bisogno di fuggire.

  • Non riesce a concentrarsi, si sente vulnerabile, incapace di rilassarsi.

  • Le fa male la testa, le viene da piangere, il cuore accelera, a volte fino a un attacco di panico.


Hai mai vissuto tutto questo? Se sei una persona altamente sensibile, probabilmente sì.

Se fino ad oggi non lo sapevi ma queste sensazioni ti sono familiari forse potresti essere altamente sensibile.


Perché ti serve sapere questo? Per prendere consapevolezza che non c’è niente di sbagliato nel modo in cui fai esperienza del mondo. È il tuo sistema nervoso che è geneticamente predisposto a rispondere in modo amplificato agli stimoli.


Respiro di sollievo…puoi smettere di giudicarti per questo, puoi smettere di nasconderti, puoi smettere di cercare di cambiarti.


Più facile a dirsi che a farsi ovviamente e tutti i problemi non finiscono qui, anche perché è vero che il mondo in cui viviamo non è fatto “a misura di PAS”.


Ma la conoscenza è potere: il potere di trovare la propria misura.


Da dove cominciare:

  • Prendi consapevolezza di ciò di cui ha bisogno il tuo sistema nervoso e “normalizza” le sue necessità, senza cercare di “normalizzarle” a quelle della maggior parte delle persone.

  • Lascia andare i sensi di colpa e proteggi, conserva, recupera le tue energie individuando i tuoi modi per farlo.

  • Impara ad apprezzarti ed amarti di più.

  • Nella tua routine quotidiana, cerca di eliminare i fattori “iper-attivanti”, a partire dall’ambiente in cui stai (suoni, luci, rumori) e di inserire attività e momenti “calmanti”.

  • Passa del tempo e confrontati con altre PAS: serve a normalizzare il tuo vissuto e validare ciò che senti.


Una delle cose più difficili è far capire le nostre esigenze da PAS a che ci vive intorno e non ha la nostra stessa modalità di risposta sensoriale perché temiamo di non venire comprese o di fare richieste “fuori dal normale”. E un po’ questo è vero.


Ad esempio io ho una tolleranza alle luci forti e ai rumori nettamente inferiore a tutti i membri della mia famiglia. Certamente non posso imporre a tutti di vivere al buio in pattine e guanti felpati, ma sto imparando a comunicare anche i miei bisogni, a proteggere i miei spazi di penombra, a stabilire i miei confini di silenzio nei momenti che per me sono più critici, ad esempio al risveglio al mattino.

Con il conforto che se sono più rilassata ne beneficeranno anche gli altri perché riuscirò a tirare fuori quella mia parte amabile, gentile, ironica, disponibile con cui sicuramente è più simpatico avere a che fare. 😊

bottom of page