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L'equilibrio difficile dell'essere sensibile tra super-potere e super-dolore


trave non in equilibrio su un perno

Le persone sensibili possiedono una sorta di radar emotivo che fa sì che percepiscano dettagli sottili e cambiamenti nell'ambiente e nelle persone che le circondano in modo molto più ampio e profondo della maggior parte delle persone. Questa sensibilità può manifestarsi in molte forme: intuizione acuta, grande creatività, straordinaria empatia, capacità di analisi e problem solving.


Wow! Fin qui sembra tutto molto bello, tanto che in diversi libri l'alta sensibilità viene definita un "super-potere".


Personalmente non concordo troppo con questo punto di vista. Tutti abbiamo dei super-poteri, altamente sensibili o no, che si esprimono se li sappiamo vedere e riconoscere.

E' vero però che ogni potere ha il suo lato ombra e i suoi talloni d'Achille.


Quelli delle persone altamente sensibili possono essere declinati su diversi piani, perché l'essere sensibile comporta la fatica di trovare un equilibrio in tutto questo cogliere, sentire, elaborare.


Di seguito alcune manifestazioni di squilibrio:

  • Piano Mentale: Perfezionismo, Dipendenze, Dolore Cronico...

  • Piano Emotivo: Depressione, Ansia, Esaurimento...

  • Piano Fisico: Sensibilità alla luce e ai suoni, Irritazioni da tessuti, Bassa Resistenza, Insonnia...

  • Piano Chimico: Allergie, Problemi della Pelle, Annebbiamento Cerebrale...

  • Piano Sociale: Bassa Libido , Isolamento...

  • Piano Energetico: Malattie misteriose, Affaticamento Cronico, Stanchezza Inspiegabile...

Questa suddivisione è utile a comprendere che, mentre le PAS sono abituate a vivere molto sul piano mentale, molti squilibri si manifestano invece a livello del corpo e, se non abbiamo consapevolezza che questo può dipendere dal fatto che non stiamo gestendo in modo giusto per noi le nostre risorse, la nostra energia, i nostri limiti, i nostri confini, potremmo non essere capaci di uscire da certe condizioni che si riproporranno, anche in forme diverse, finché non saremo in grado di dare loro ascolto.


Il primo invito è quindi ad ascoltare il proprio corpo, non mettendosi in allerta ai primi segnali di disagio, ma ponendo attenzione a ciò che il corpo ci "ripropone".

Vanno benissimo gli accertamenti medici ma tante volte, dietro ai segnali del corpo, ci sono bisogni non ascoltati. Vuol dire che dobbiamo tornare a metterci al centro, a prenderci cura di noi e rispettarci di più, anche e proprio per le nostre caratteristiche sensibili.


A volte può essere utile parlarne con chi condivide il nostro modo di sentire.

Se vuoi prenotare un colloquio conoscitivo gratuito, puoi farlo qui:




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