La recettività nelle Persone Altamente Sensibili (PAS) è una caratteristica fondamentale: ci rende capaci di captare sfumature emotive, percepire l’energia dell’ambiente e cogliere dettagli che sfuggono agli altri. Tuttavia, questa grande apertura può trasformarsi in una barriera. Perché? Spesso, la paura di essere feriti o i pregiudizi su cosa gli altri potrebbero pensare di noi possono portarci a chiuderci, ergendo difese che limitano la nostra capacità di ricevere.
La Recettività: una porta aperta su nuove possibilità
Essere ricettivi significa ammorbidire le nostre barriere per consentire a nuove possibilità di entrare nella nostra vita. Questa apertura è fondamentale per ricevere ciò che desideriamo: amore, amicizia, nuove esperienze. Ma ciò richiede coraggio e fiducia. Le difese che costruiamo ci danno un senso di sicurezza, ma col tempo possono diventare ostacoli, impedendoci di accogliere proprio ciò che ci arricchirebbe.
Quando le difese diventano barriere
Le esperienze del passato, soprattutto per le PAS, possono aver insegnato che è “più sicuro” rimanere chiusi. Magari, ci siamo isolati per evitare delusioni o abbiamo assunto atteggiamenti difensivi per non essere feriti. Queste barriere, se non affrontate, si trasformano in muri invisibili che tengono fuori le opportunità. Ad esempio, restare da soli ci protegge, ma ci preclude nuove relazioni; assumere un atteggiamento rigido ci fa sentire forti, ma ci impedisce di essere aperti a diverse prospettive.
Pregiudizi e paure: il giudizio degli altri come ostacolo alla recettività
Un’altra barriera alla recettività è la tendenza a preoccuparci di cosa possano pensare gli altri. Questo pregiudizio ci porta a giudicare e a selezionare inconsciamente ciò che vogliamo accogliere, finendo per chiudere la porta a esperienze preziose. Se siamo alla ricerca di amicizia o amore, è fondamentale guardarci dentro e riconoscere dove ci siamo chiusi. In questo modo, diventiamo più aperti e pronti a cogliere l’inaspettato.
Come coltivare la recettività per vivere con pienezza
Riconoscere le difese: Prendersi del tempo per identificare le difese che abbiamo eretto. Possiamo chiederci: “In quali situazioni mi sento sulla difensiva?” o “Cosa temo di più nel relazionarmi con gli altri?”
Ammorbidire le barriere: Provare a smussare i nostri muri poco alla volta. Questo non significa abbatterli in un colpo, ma aprirci gradualmente, magari confidandoci con qualcuno di fiducia o che condivide il nostro modo di sentire.
Sfidare i pregiudizi: Riflettere sui nostri giudizi verso noi stessi e verso gli altri. Chiederci: “Cosa sto proiettando sugli altri che mi limita?” e cercare di vedere il mondo con occhi nuovi.
Rimanere aperti all’imprevisto: Una parte essenziale della recettività è non chiudersi a idee o opportunità solo perché diverse da quelle immaginate. Essere aperti ci permette di incontrare ciò di cui abbiamo realmente bisogno.
Essere recettivi è una qualità preziosa che, se gestita con consapevolezza, permette alle PAS di vivere con autenticità e pienezza. Ricordiamoci che abbassare le difese non ci rende più deboli; al contrario, ci rende più forti perché siamo in grado di accogliere ciò che la vita ci riserva.
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