Essere ricettivi verso ciò che desideriamo nella vita richiede una combinazione di apertura e vulnerabilità. Spesso, per ricevere ciò che vogliamo, dobbiamo essere disposti ad abbassare le difese che abbiamo eretto nel tempo. Queste difese, che abbiamo costruito per proteggerci, possono diventare barriere che ci impediscono di accogliere nuove possibilità, sia nella vita lavorativa che nelle relazioni.
Per le persone altamente sensibili, questo processo può risultare particolarmente complesso. L'Alta Sensibilità ci porta a percepire il mondo in modo più intenso e dettagliato, rendendoci più vulnerabili a emozioni travolgenti o esperienze negative.
Questa iper-sensibilità spesso ci spinge a costruire muri ancora più alti e spessi per difenderci. Dall’altro lato, la ricettività è una gran risorsa dell’essere sensibile. Se riusciamo a connetterci con ciò che accade intorno a noi, possiamo vedere, percepire e cogliere opportunità che ad altri possono sfuggire.
Lasciare le Difese
Lasciare le difese vuol dire aprirsi alla vulnerabilità del proprio essere ma anche avvicinarci a ciò che veramente siamo, abbandonando i pregiudizi su di noi e l’insidioso desiderio di voler essere perfetti o perseguire obiettivi che non sono veramente nostri.
Proprio perché abbiamo la capacità di abbracciare ampie visioni, dobbiamo fare il passo di uscire dai tunnel che ci portano a pensare che ci sia una sola strada, un solo modo di essere, una sola via sicura.
Questo non significa permettere a chiunque di entrare nella nostra vita senza discernimento. Ma piuttosto riconoscere che la nostra sensibilità può essere una forza, una capacità che ci consente di percepire ciò che è giusto per noi, a patto che siamo disposti ad aprirci passando anche attraverso quella sensazione scomoda dell’essere esposti.
L'apertura richiede fiducia, non solo negli altri, ma anche in sé stessi e nella propria capacità di gestire le situazioni emotive che potrebbero emergere. La parola da usare è: morbidezza.
Più ammorbidiamo le nostre difese e impariamo a fidarci della nostra intuizione, più diventeremo in grado di riconoscere e accogliere le opportunità che si presentano.
Il primo passo è guardare dentro di noi. Dove siamo bloccati? Dove ci siamo chiusi per paura di essere feriti? Possiamo cercare nel passato o semplicemente ascoltare cosa ci dice il corpo.
Essere ricettivi significa trovare un equilibrio tra protezione e vulnerabilità. Significa dare spazio alla possibilità che possiamo accogliere senza essere invasi perché siamo consci dei nostri confini, che non sono gabbie ma hanno la possibilità di essere aperti.
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